Quando è utile la consulenza in ambulatorio?
All’avvio dell’allattamento per problemi di ingorgo mammario, dolori al seno e capezzolo, ragadi, “poco latte” e scarso accrescimento del bambino o se si desidera tornare all’allattamento esclusivo.
In una qualsiasi fase dell’allattamento:
- per tutti i problemi di seno e capezzolo legati alla poppata (ragadi, vasospasmo ecc) e alla gestione dell’allattamento,
- aumentare la produzione di latte,
- allattamento in situazioni particolari (gemelli, bimbi prematuri)
- allattamento del bambino con anchiloglossia (frenulo linguale corto), labiopalatoschisi, Sindrome di down.
- Allattamento notturno
- Conciliazione di allattamento e ritorno al lavoro (estrrazione/conservazione/somministrazione del latte),
- Gestione dell’”allattamento misto”
- Rilattazione (passare dall’alimentazione artificiale all’allattamento)
Dopo i primi sei mesi e per tutta la durata dell’allattamento:
- Introduzione dei cibi solidi e prosecuzione dell’allattamento
- Allattare oltre i primi mesi
- Smettere di allattare
In gravidanza:
- Per condizioni materne o del bambino specifiche che richiedono informazioni e organizzazione per le poppate prima della nascita del bambino
Come si svolge una consulenza:
- La consulente ascolta la storia dell’allattamento e raccoglie informazioni su come è gestito
- Osserva una poppata, quindi la posizione del bambino al seno, l’attacco, la sua suzione e la deglutizione
- Osserva la posizione materna
- Individua eventuali difficoltà già nella poppata e offre strategie pratiche per migliorarla e renderla più confortevole
- Elabora un piano di azione personalizzato per i giorni successivi con la madre e i genitori per la risoluzione delle difficoltà, nel rispetto delle esigenze specifiche e dei desideri della diade madre-bambino
Nella gran parte dei casi l’allattamento può essere recuperato anche in caso di partenza difficile o difficoltà durante il percorso.
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